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Mouna Nada Yana- yoga, meditazione, musicoterapia, salerno, cristiana papa, insegnate di yoga e meditazione, musicoterapeuta

Perchè meditare ?

di Cristiana Papa

La meditazione è ormai una pratica molto diffusa, se ne sente parlare addirittura nell’ambito aziendale ma non sempre si conosce il senso di questa pratica, che spesso viene utilizzata come uno dei tanti metodi per raggiungere degli obiettivi. E’ sicuramente vero che una mente più lucida è maggiormente in grado di riordinare il caos, cogliere ciò che è essenziale e andare dritta verso ciò che si prefigge, ma questo è solo uno degli aspetti meno significativi della complessità e del potenziale della meditazione. Soprattutto in questo particolare momento storico in cui siamo silenziosamente invitati ad essere più produttivi, all’avere di più, ci dimentichiamo, distratti come siamo da tutto questo dover fare, dell’essenziale del nostro essere. Meglio ancora, pare non ci sia proprio più il tempo per chiedersi cosa sia essenziale per se stessi e per star bene nella propria vita. E da qui si aprono scenari disastrosi che partono dall’ambito individuale interiore, il cui malessere prende forma nella mancanza di salute a vari livelli e con più sfumature dalle depressioni e nevrosi alle patologie più invalidanti e si estende a quello relazionale, comunitario, sociale, universale, i cui risultati sono visibili a tutti. Non tutti sono disposti però a sentirsi parte operante in questa distruzione perché non sempre si vede il nesso tra il proprio malessere interiore e il suo esplicitarsi nel sistema di cui si fa parte e a cui si collabora inconsapevolmente.

 

Meditare è quanto di più altruista si possa fare. Per se stessi e per gli altri. 

 

Si è altruisti con se stessi perché si impara a prendersi cura di se e di ciò che ci fa star meglio e ci rende più felici. Non c’è itinerario più auspicabile per un essere umano del vivere per stare intimamente e interamente bene ed essere felice. Ormai ci si è disabituati a questo e inclini alla sopravvivenza. Ma il benessere che deriva dalla pratica della meditazione, se si mantiene una continuità, induce l’individuo a desiderare più intimamente di star sempre meglio e a divenire consapevole di cosa si contrappone a quello stato di benessere. Si diviene allora consapevoli di ciò che è essenziale per se stessi lasciando pian piano andare quei meccanismi automatici nocivi al proprio stato di salute interiore. Conoscendo i meccanismi che ci fanno star bene e quelli che sono dannosi si diviene più responsabili. Si smette di accusare gli altri e gli eventi esterni e si diviene responsabili delle proprie scelte che danno una direzione alla propria vita.

Si diventa più tolleranti nei confronti degli altri e meno aggressivi e reattivi.

Un individuo sano, emotivamente equilibrato, con una mente lucida, una felice predisposizione d'animo ed una calma interiore nel suo relazionarsi al sistema di cui fa parte, non può che apportare un contributo positivo e costruttivo al contesto con cui inter-agisce. Internamente matura un’attitudine pacifica e non reattiva che gli permette di non re-agire automaticamente agli eventi “stressanti” che incontra nel suo quotidiano e, più in generale, nel suo percorso di vita. Questo avviene perché si impara ad esser presenti, rilassati e accoglienti innanzitutto con se stessi neutralizzando, dopo averlo riconosciuto, il motore della paura e dell’aggressività da essa scaturita. E percorrere questo itinerario è estremamente altruista nei confronti degli altri perché praticando per trasformare quanto c’è di nocivo in me, pongo me stesso in un’ottica nuova nella relazione con gli altri e col mondo. Tutto ciò non ha niente a che fare col buonismo astratto e pensato, è invece il frutto di un impegno costante, a volte faticoso, ma assolutamente concreto.

 

La Meditazione è quindi uno strumento concreto per realizzare se stessi come esseri umani e partecipare consapevolmente alla costruzione del sistema di cui si fa parte.

Immaginiamo un sistema in cui tutti gli individui che ne fanno parte si occupino di se stessi e della propria realizzazione di esseri umani.

Come sarebbe ?

 

 

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