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Frammenti dall'incontro di letture dell'11 Aprile 2020

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"Un'educatrice ai tempi del Corona virus

(...)

Non può non venirmi in mente la parola pandemia, dal greco pan-demos, "tutto il popolo" e non pensare che il popolo è in realtà un gruppo, cioè un insieme di unità che interagiscono tra loro; e che la storia è il susseguirsi di avvenimenti che succedono all'interno di questo gruppo. Cosa può tenere unito questo gruppo nel tempo? 

Di certo un intento comune. Oggi un nemico esterno ci sta minacciando,

allora è arrivato il momento di chiamare a raccolta le forze,

unirci una volta per tutte e  aprirci alla solidarietà. (...) 

Non sarà l'ottimismo a portare la guarigione ma l'impegno e il prestare servizio. (...)"

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Francesca

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"Quando la Luce si spegne

Poco per volta  ci si  abitua al buio ...

 

Dapprima  i passi si muovono incerti

nel buio improvviso 

poi  lo sguardo si abitua alla notte 

E senza incertezza affrontiamo la strada 

 

Ed è così nelle oscurità più fonde 

in quelle notti lunghe della mente 

quando non c’è luna che disveli un suo segno 

quando non c’è  stella  che dentro  si accenda

 

E i più coraggiosi  per un poco brancolano 

e battono a volte dritti in fronte

 contro il tronco di un  albero

Ma poi imparano a vedere 

 

E allora è la notte che si trasforma

oppure un qualcosa nella vista

che alla Mezzanotte si adatta

E la Vita procede quasi senza incertezza."

 

Isabel

 Da "Silenzi" di Emily Dickinson 

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"La gente va in vacanza a fare un viaggio per uscire dalla routine, ma se è il solo fine ('mi sono stufato, voglio uscire dalla routine') il viaggio porterà un attimo di leggerezza e poi tutto ricomincerà da capo. Se invece uscire dalla routine è iscritto in un'attitudine complessiva, in un impegno interno e silenzioso di conoscenza, allora il viaggio diventa uno strumento potente: è così che ci accorgiamo di avere bisogno sia della routine sia di uscire dalla routine. Non c'è niente che vada bene o che vada male in sè. Conta invece l'esperienza di passare da una cosa all'altra, più che costruire un quadro migliore di un altro. Rompere la routine significa rompere l'idea che tutti credono di essersi fatti su cosa sono e su cosa fanno; permettere che entri un po' di aria fresca e che esca l'aria viziata".

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Adriana

Da "Trasformare la mente" di Paolo Menghi, pag. 130

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"Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.

Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d’acqua.

E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia,

immobile, con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto,

assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato...

Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.

Verità, non prestarmi troppa attenzione.

Serietà, sii magnanima con me.

Sopporta, mistero dell’esistenza, se tiro via fili dal tuo strascico.

Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.

Chiedo scusa al tutto se non posso essere ovunque.

Chiedo scusa a tutti se non so essere ognuno e ognuna.

So che finché vivo niente mi giustifica,

perché io stessa mi sono d’ostacolo."

(...)

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Gilda

Da “Sotto una piccola stella” di Wislawa Szymborska

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"Fintanto che la ricerca di un significato dell’esistenza viene perseguita per tenere in vita il proprio credo aprioristico e per fuggire la verità del reale, ciò che si riuscirà a vedere apparirà privo di senso, e il dolore per l’incomprensibilità e la mancanza di senso della strada in cui ci si è messi sarà la condizione preliminare per entrare davvero in contatto con se stessi e con la falsità costruita; per iniziare il viaggio. Il non senso risiede nella rigidità e nella falsità dei presupposti che ci ostiniamo a voler tenere in vita e che per decenni ci siamo abituati a considerare realtà. Quando la mancanza di senso inizia a generare sofferenza, l’uomo può incominciare a chiamarsi tale, perché quel dolore gli permette di desiderare un senso per la propria vita, di incominciare il viaggio della ricerca. Arrischiarsi a vivere al cento per cento pur mantenendo il contatto con l’assenza di conferme, che al contrario sono considerate di solito “il senso della vita”, è proprio di ogni vero ricercatore."

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Paola

Da "Trasformare la mente" di Paolo Menghi, pag. 89

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"Il trampolino è altissimo:

dalla mente al cuore.

Nessun infarto è contemplato

perché il cuore è un lago

senza sponde e la barca

un semplice sorriso, un vento

che increspa il panno

dell'eterno, appeso al ramo,

nel bosco, dove è più

fitto e sapiente il verde"

 

Enrico

Di Enrico Macioci

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"Una donna saggia che viaggiava tra le montagne trovò una pietra preziosa ... 

Il giorno successivo incontrò un altro viaggiatore, il quale era affamato... 

Il viaggiatore affamato vide la pietra ...e chiese alla donna di dargliela.

La donna saggia lo fece senza esitazione.... Il viaggiatore se ne andò ... rallegrandosi ... Sapeva che il gioiello sarebbe valso abbastanza da dargli sicurezza per il resto della vita.

Ma pochi  giorni dopo tornò , cercando la donna saggia.

Quando la trovò le restituì la pietra e disse " Ho pensato. So quanto vale la pietra,

ma vorrei scambiarla con la speranza che tu possa darmi qualcosa di molto più prezioso. Se puoi insegnami i segreti riguardo il potere che hai in te,

il potere che ti ha concesso di darmi, senza esitazione questa pietra preziosa."

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Marcella

Da "The secret power of  Yoga" di Nischala Joy Devi

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"Solo un grande buio può ispirare a una grande luce.

Solo un grande mistero può spingere a una grande conoscenza.

Solo un piccolo uomo può aspirare a un grande uomo.

Solo un grande uomo può fare della sua piccolezza

la sua grandezza"

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"Se la Via Lattea coi suoi milioni di pianeti e di stelle è solo

una piccola galassia di periferia e la terra un infinitesimo puntino

perduto in tutto questo, come fai tu piccolo uomo a continuare

a dare tanta importanza alle tue minuscole battaglie?

Combatti allora con tutto il tuo impegno verso ogni grandezza,

ma poi sorridi sul tuo senso di importanza"

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Cristiana

Da "Il filo del sé" di Paolo Menghi - Mandala scuola di normodinamica

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